IMPRESSIONI

Visioni fuggitive messe per iscritto, di tanto in tanto...

martedì 16 febbraio 2010

Ladri di biciclette

Sul film

Come farai adesso che, povero miserando sottoproletario lamentoso, uomini malvagi ed insensibili ti hanno rubato il velocipede? La vita è cosi', se sei uno straccione, ti rubano anche la bicicletta logora, mentre se sei già ricco a milioni, fanno a gara per dartene altri. Strano che tuo figlio non se lo sia portato via qualche malanno, e insieme a lui ti sia pur sempre potuto concedere l'osteria del pesce fritto ed un bicchiere di buon vino. Non è roba per accattoni.
Buon per te di aver lavorato in "Ladri di biciclette" invece che in "Ladri di cavalli", altrimenti, invece che con una umiliazione, te la saresti cavata con una bella corda intorno al collo.

Sulla trama

Povero e malato, si trascina con il figlio per le vie di Roma in cerca della bicicletta indispensabile per fare il suo lavoro. In quanto straccione, Dio non lo aiuta (solo i ricchi possono permettersi di pagarne l'aiuto), e alla fine, dopo averlo frustrato in ogni modo senza alcuna pietà, lo castiga con una beffarda umiliazione.

Sulla regia di Vittorio De Sica

Dimmi la verità, hai usato attori non professionisti per sottopagarli dimostrandoti neorealista fino in fondo?